Festa dei giovani - La natura dell'uomo è rapporto con l'infinito
Tre giorni di incontri, testimonianze e spettacoli da proporre alla cittadinanza imolese e dintorni
A seconda dei tempi, la cultura o la moda del momento sono sempre pronte a dirci che siamo quel che pensiamo, siamo ciò che desideriamo essere, siamo ciò che mangiamo, siamo se facciamo la differenza.
Ognuna di queste strade è parziale: sembra sempre che qualche aspetto della persona non venga coinvolto e che nessuna di esse sia in grado di portare a scoprire chi è l’uomo nella sua totalità. Così, nella vita di ognuno, le grandi domande non trovano risposta: chi sono? Cosa ci faccio qui? Perché sento questo enorme desiderio di bellezza, di verità, di giustizia?
Papa Francesco ci ricorda che “siamo abitati da una struggente nostalgia di infinito”. Vivere all’altezza di questa esigenza di infinito è ciò che consente all’uomo di cogliere i segni di una Presenza smisurata in grado di rispondere integralmente al suo bisogno. Lo abbiamo visto anche nei giorni dell’alluvione nei quali lo sgomento per la devastazione provocata dall’onda del fango non ha potuto impedire l’insorgere di uno stupore generato dalla moltitudine di persone accorse per aiutare gratuitamente. Proprio lì è sbocciato il fiore di una strana e inimmaginabile letizia.
Questo percorso non si può fare da soli! Come abbiamo sperimentato durante l’alluvione, solo una compagnia carnale e concreta ci può aprire alla conoscenza di quella Presenza senza limiti.
Proprio per questo desideriamo aiutarci a vivere insieme le nostre domande ultime e siamo tutti invitati dal 15 al 17 settembre a Palazzo Monsignani.