Allevatori Custodi

La Fiera Agricola del Santerno ospita la mostra Allevatori Custodi, promossa nell’ambito del progetto: “Itinerario della biodiversità e dell’etnologia agro-zootecnica della Regione Emilia-Romagna e sua divulgazione”.

Le razze zootecniche autoctone rappresentano un patrimonio insostituibile. L’adattamento secolare ad ambienti peculiari ne ha forgiato le caratteristiche morfologiche e produttive. All’allevamento di questi animali sono legate tradizioni antiche e produzioni di qualità.

In Italia, la biodiversità zootecnica è tra le più ricche dell’intero continente europeo, con centinaia di razze ancora presenti. A partire dalla metà del secolo scorso, con l’arrivo della meccanizzazione in agricoltura e con l’espansione dell’allevamento industriale, che ha puntato su razze straniere più produttive, questo prezioso patrimonio ha rischiato di scomparire. In realtà molte razze sono scomparse, diverse altre si sono mantenute con piccoli numeri, sfiorando l’estinzione.
Gli Allevatori Custodi sono stati coloro che hanno evitato che tante razze italiane scomparissero per sempre. E’ stata la passione e la perseveranza di donne e uomini, che tra mille difficoltà hanno continuato l’allevamento di questi animali, che ci consente ancora oggi di ammirarli.
In Emilia-Romagna sono una trentina le razze autoctone ancora presenti. Agli Allevatori Custodi emiliano-romagnoli è dedicata questa mostra.

La mostra è a cura di Daniele Bigi, ricercatore e docente nel Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari (DISTAL) dell’Università di Bologna, si occupa di studi genetici relativi agli animali agricoli. Sul tema della biodiversità zootecnica, oltre a numerosi articoli scientifici, ha pubblicato per Edagricole gli Atlanti delle Razze Autoctone Italiane: uno riguarda i grandi animali, l’altro gli avicunicoli; per lo stesso editore ha anche pubblicato un libro sull’asino. Da sempre appassionato di fotografia, fa parte dell’Associazione Culturale Refoto. 

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