A veglia col Fulesta
Fiera Agricola del Santerno 2024
In questo recital Sergio Diotti, accompagnato da Pepe Medri (fedele collaboratore da ormai due decenni!), realizza una sintesi del lavoro di ricerca e di palcoscenico intrapreso per ridare vita alla figura del “Fulesta”, il narratore di storie tipico della cultura popolare emiliano-romagnola, e conduce lo spettatore in un mondo che sembra lontano, ma è soltanto dietro l’angolo: un mondo che si è fermato a diversi decenni fa, all'epoca della cultura contadina, della trasmissione orale di favole e memorie di vita. Un mondo "povero" di giochi, a volte anche di cibo, senza radio, televisione, automobili, ma ricco di storie.
Ma allora, cos’ha da insegnarci, da regalarci, da proporci questo strambo “Fulesta”, cosa ricorderemo di lui dopo il suo commiato? Dell’arte della narrazione, ci resta la sua funzione morale e pedagogica: nell’atto stessa di raccontare e di stare ad ascoltare si ha cura: delle persone, soprattutto. Del tempo passato, ma anche del tempo a venire, attraverso il libero esercizio del fantastico.
Tra una storia e l’altra, dalle filastrocche surreali alle favole, dalle leggende storiche alle storie di vita, sarà possibile intravedere alcune delle tecniche di narrazione tradizionali utilizzate da Diotti, in uno spettacolo che diventa anche un viaggio alla riscoperta di un’arte, quella del raccontare, che affonda le sue radici nell’antichità classica, ma che torna, anzi, continua ad affascinarci.
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