Architettura come vestito dello spazio Progettualità e design nelle opere di Fiorentini e Cremonini

Il tessuto urbano di una città è una stratificazione ricca di testimonianze storiche; alcune sono rappresentate da edifici importanti che alimentano l’immaginario del patrimonio culturale di un luogo.
Camminando per le strade ci si ferma alle facciate riccamente decorate, mura antiche, cortili suggestivi. Invece percepiamo con minore attenzione architetture meno antiche, per alcuni persino sono strutture che loro stessi hanno visto in costruzione.
Ci manca la conoscenza, e a volte l’interesse di soffermarci su quello che invece anche un periodo come il dopoguerra può offrire come architetture degne di considerazione. L’incontro proposto guarderà alle opere di due architetti imolesi, Cremonini e Fiorentini, entrambi attivi dall’immediato secondo dopoguerra, con composizioni architettoniche dei loro tempi: Fiorentini trasforma alcune zone della città in luoghi attivi di lavoro e vita, mentre Cremonini lavora con diligenza sugli interni di gusto raffinato. Si tratta delle architetture degli anni '50-'70 che interpretano i volumi architettonici non come blocchi solidi, ma spazi coperti da tessuti morbidi di cemento e vetro.

Per gli architetti 1 CFP in autocertificazione per ogni conferenza o visita alla mostra. Per gli ingegneri 1 CFP per ogni conferenza.