Cultura Imola

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copertina di Novecentotrentotto. Anno XVII E.F. Quando non sei più un uomo
@ Teatro Dell'Osservanza, via Livia Venturini 18 40026 Imola

Novecentotrentotto. Anno XVII E.F. Quando non sei più un uomo

In occasione della Giornata della memoria uno spettacolo della compagnia “Instabile“ di Casalfiumanese.

ATTO PRIMO

In una città dell’Emilia-Romagna vivono in un palazzo signorile diverse famiglie benestanti: imprenditori, nobili, professionisti. Tra questi vi è una famiglia di Ebrei, i Cohen, il cui patriarca era un medico molto stimato. La famiglia è composta dalla moglie del medico Diana, dalla figlia Sara e i figli di lei: Gabriele di 17 anni ed Eva di 13anni. Il marito di Sara è morto durante la guerra in Etiopia nel 1936. Fino alla promulgazione delle leggi razziali, la famiglia dei Cohen è stimata e ben integrata. Sara ha buoni rapporti di vicinato anche con una famiglia di un noto fascista, la cui figlia Elisabetta è una delle migliori amiche di Eva.

Il 17 novembre 1938 però tutto cambia: i ragazzi del condominio, come Fulvio e le compagne di scuola di Eva, Teresa ed Anna, che fino a qualche ora prima interagivano con Gabriele ed Eva, diventano ostili ed anche gli adulti isolano la famiglia Cohen.

In particolare, Irma, la mamma di Elisabetta, impedirà a sua figlia di continuare a frequentare Eva.

L’unico a dimostrare affetto a Gabriele è Francesco che pur appartenendo ad una famiglia di origini nobili con evidenti idee antisemite, dopo la promulgazione delle leggi razziali rimane vicino all’amico ebreo. Con il passare dei mesi, la situazione si fa via via più pesante e Sara decide di partire per la Francia, e di trovare rifugio a San Martin, un paese vicino al confine dove si sono raccolte molte famiglie di ebrei provenienti da tutta Europa, ma la nonna vuole rimanere in Italia.

ATTO SECONDO

Agosto 1940. Dopo l’entrata in guerra dell’Italia, Sara non si sente più sicura in Francia e decide di emigrare in Svizzera. Prima però decide di tornare in Italia per convincere la nonna ad emigrare con loro.
La nonna alla fine, decide quindi di anteporre il bene della sua famiglia alle sue convinzioni personali, pur conservando le sue riserve all’idea di lasciare il paese dove è nata e cresciuta.
Anche il rapporto tra Gabriele e Francesco avrà un’evoluzione inaspettata.

Lo spettacolo intende mostrare l’impatto delle leggi razziali sulle famiglie italiane mettendo in risalto il conformismo e lo zelo di molti che hanno rinunciato a relazioni stabili e affetti consolidati, in nome di una presunta idea di superiorità.

 

Iniziativa di Aned Imola, Comune di Imola e Cidra, in collaborazione con Associazione Ernesto, Comune di Casalfiumanese

Ingresso:

Gratuito per gli studenti

Offerta libera per la cittadinanza

Per informazioni: info@cidra.it

Per prenotazioni: Olivetta Dall’Olmo (Associazione Ernesto ODV ETS) 3388776331